Il passaggio alla pluricellularità è stato possibile grazie alla socialità e alla cooperazione che esiste tra le singole cellule. Esempi di collaborazione si hanno anche tra organismi unicellulari eucarioti che possono formare colonie temporanee (Dictyostelium discoideum) o stabili (Volvox).
Nei pluricellulari la specializzazione cellulare si accentua, e si genera una interdipendenza reciproca tra i diversi gruppi di cellule; la cellula non ha più una sua individualità ma fa parte di un organismo integrato che può diventare più autonomo nei confronti dell’ambiente.
Il riconoscimento tra le cellule è di tipo specie-specifico negli eucarioti più primitivi (spugna), mentre in quelli più evoluti (pollo/topo) la specificità dell’organo prevale su quella della specie (organo-specificità). L’individualità anatomica e funzionale di tessuti ed organi si attua durante lo sviluppo embrionale attraverso connessioni specifiche tra le superfici di cellule adiacenti e tra le singole cellule e strutture esterne ad esse.
La matrice extracellulare riempie gli spazi tra le cellule. Negli animali è abbondante nei tessuti connettivi ed è formata da proteine fibrose (collagene ed elastina) prodotte dai fibroblasti e da una componente amorfa (costituita da un gel di polisaccaridi). Le fibre di collagene, attraverso proteine integrali di membrana, sono connesse al citoscheletro e, poiché quest’ultimo è collegato alla matrice del nucleo, viene a formarsi una rete di collegamenti per ricevere ed inviare informazioni tra le cellule. La matrice extracellulare quindi regola e controlla le attività cellulari.
Le cellule dei tessuti in cui la matrice extracellulare è scarsa possono unirsi direttamente tra loro mediante le giunzioni cellulari:
• | Le giunzioni occludenti consistono in saldature delle membrane plasmatiche di cellule vicine che impediscono il passaggio di molecole. |
• | Le giunzioni di adesione possono essere di diverso tipo: | | - | Nelle giunzioni aderenti i filamenti di actina delle cellule sono collegati tra loro, per cui contraendosi possono far cambiare forma all’epitelio. | | - | I desmosomi sono placche proteiche collegate con i filamenti intermedi delle rispettive cellule che si fronteggiano e tra le quali si trovano proteine che connettono le due cellule. | | - | Gli emidesosomi ancorano i filamenti intermedi di ciascuna cellula alla lamina basale. | • | Nelle giunzioni comunicanti dei tessuti animali le membrane di cellule adiacenti sono attraversate da cilindri molto sottili al cui interno vi è un canale idrofilo che mette in comunicazione il citoplasma delle due cellule, realizzando così un accoppiamento metabolico. Nelle piante corrispondono ai plasmodesmi. |
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