[trama/commento] I "Rougon-Macquart" & "L'Assomoir", Emile Zola

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qerubin
view post Posted on 12/6/2009, 10:41




I Rougon-Macquart, nello specifico L’Assomoir

Inizialmente romantico, Zola subì presto l’influenza di Taine e dei de Goncourt, finendo per scrivere romanzi naturalistici impostati su basi scientifiche. Del ciclo di 19 libri che costituisce i Rougon-Macquart solo uno, L’Assomoir, ottenne successo, grazie soprattutto allo scandalo che ne suscitò con le sue crude descrizioni della degradazione umana degli operai parigini. Le sue intenzioni sono espresse con chiarezza nella Prefazione al primo dei romanzi, La fortuna dei Rougon (1871). Il principio di interpretazione di tutte le vicende dei personaggi è la legge dell’ereditarietà: i Rougon-Macquart «fisiologicamente sono la lenta successione degli accidenti nervosi e sanguigni che si rivelano in una razza, in seguito ad una prima lesione organica, e che determina, a seconda degli ambienti, in ciascun individuo di tale razza, i sentimenti, i desideri, le passioni, tutte le manifestazioni umane, naturali e istintive, i cui prodotti prendono i nomi convenzionali di virtù e vizi.»

L’Assomoir

Il romanzo, pubblicato nel 1877, è ambientato nella Parigi operaia e narra una storia di alcolismo, di miserie e di degradazione umana. È anche un esperimento stilistico, poiché Zola vuol riprodurre il caratteristico gergo dell’ambiente proletario. Come afferma nella Prefazione, lo scrittore intende «colare in uno stampo molto elaborato la lingua del popolo». Il titolo deriva dal nome dato in gergo alla bettola dove si beve acquavite. Assomoir significa propriamente mattatoio: la bettola è così chiamata perché l’acquavite porta rapidamente all’abbruttimento e alla morte gli operai che contraggono il vizio del bere.

Trama. Gervaise, venuta a Parigi giovanissima dalla provincia meridionale con l’amante Lantier, è da questi abbandonata con due figli piccoli e vive stentatamente facendo la lavandaia. Conosce Coupeau, un operaio lattoniere onesto e laborioso, e lo sposa. La famiglia prospera, sinché Coupeau cade dal tetto dove lavora ad una grondaia. Dopo l’incidente, trascura il lavoro e si dà al bere; la famiglia sopravvive grazie al duro lavoro di Gervaise, che ha aperto una lavanderia. Ritorna Lantier, e riallaccia la relazione con Gervaise, mentre Coupeau si degrada sempre più. La figlia Anna comincia a corrompersi nell’ambiente sordido dei sobborghi proletari. Anche Gervaise cade preda dell’alcolismo e muore in conseguenza di esso, dopo aver sperimentato la miseria più atroce e l’abbruttimento totale.
 
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