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| Il romanzo sperimentale
Grazie a L’Assomoir Zola divenne celebre e intorno a lui si raccolse un gruppo di scrittori più giovani, che lo consideravano un maestro e caposcuola (tra i quali Maupassant e Huysmans). Dalle riunioni di questo gruppo di giovani scrittori scaturì una raccolta di novelle, scritte dai vari partecipanti, Zola compreso: Le serate di Médan, che costituì il manifesto collettivo della scuola naturalista. Zola espose le sue idee anche in altre opere teoriche tra cui Il romanzo sperimentale.
Il titolo che Zola diede al suo romanzo, ovvero definendolo con il termine «sperimentale», altro non è che una provocazione in quanto il suo romanzo si prefiggeva di essere innanzitutto scientifico. Con Zola il romanzo scientifico acquisisce lo scopo di specificare le procedure stesse della scienza. Il modello utilizzato da Zola si fonda su due momenti: il primo è osservare, e il secondo è annotare; nel caso de il romanzo sperimentale Zola osservò tutte le classi della società parigina giungendo ad annotarne la razza (classe), il contesto sociale e il momento («race, milieu, moment»). La finalità di questo suo esperimento stilistico altro non era che indurre nella società un miglioramento a livello sociopolitico.
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